Monviso Tour: un trekking in quota nel Parco naturale del Monviso
Il Parco del Monviso è un’area naturale protetta piemontese, creata nel 2016 all’interno della riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso: oltre 9000 ettari di territorio attorno al Monviso, tra Valle Po e Valle Varaita. È confinante con il francese Parco del Queyras. Il riferimento, visivo e culturale, è il Monviso, noto anche come il Re di Pietra. È la montagna più alta delle Alpi Cozie, riconoscibilissima dalla pianura padana occidentale vista la sua forma piramidale e la quota di oltre 500 metri superiore alle cime più vicine.
Il Monviso Tour è un uno dei trekking di alta quota più conosciuti e spettacolari d’Europa: caratterizzato dall’essere un percorso splendido attraverso due parchi e dall’avere una lunga e consolidata storia. Infatti, il primo giro fu effettuato dall’inglese D. Forbes con una guida locale, il 1° luglio 1839. Nel tempo vennero sperimentati diversi itinerari, complessi per il terreno e per la mancanza di punti di appoggio. Nella seconda parte del secolo scorso però il tour divenne un percorso classico e ben noto anche a livello internazionale, molto apprezzato soprattutto dai francesi, anche grazie all’apertura di una serie di punti di appoggio ed alla tracciatura di stabili sentieri di media difficoltà.
Oggi è un percorso che può richiedere, in base alla velocità ed al tracciato scelto, da 2 a 5 giorni. L’itinerario può partire da una delle valli italiane (Valle Po o Valle Varaita) oppure dalla Valle del Guil, in Francia. Inoltre, sono possibili estensioni in alta Val Pellice (percorrendo così il cosiddetto “Gran Tour del Monviso”).
Molti i punti di interesse: pareti rocciose, laghi, diversi tipi di vegetazione. Esaltanti i passaggi panoramici del Sentiero del Postino, la visione del Buco di Viso, gli spazi aperti Queyras e il gran belvedere di Cima Losetta.
Qui di seguito si fornisce una descrizione delle tappe che compongono il Giro del Monviso nella sua versione “classica”, ipotizzando di percorrerlo in 4 giorni con partenza da Pian Regina o da Pian del Re (Valle Po). Sono circa 45 km con un D+ di circa 2600 metri, su sentieri di livello E, con quote comprese tra il 1900 metri ed i 2950. Numerose varianti possono comunque essere aggiunte al percorso qui proposto, come ad esempio la partenza da Castello (Pontechianale, Valle Varaita) o il passaggio presso il Rifugio V. Giacoletti e il Sentiero del Postino, oltre che un’interessante deviazione verso il Bosco de l’Alevé.
Primo giorno: Pian Regina/Pian del Re – Réfuge du Viso.
L’avvio è dal parcheggio di Pian della Regina; si procede prima in discesa sino alle sponde del Po e poi si sale sino convento di Pian Regina, per poi proseguire sino a Pian Fiorenza e alle sorgenti del Po a Pian del Re. La traversata continua sino Pian Armoine e a Pian Mait. Una estesa pietraia, spesso con tracce di neve, è l’ultima salita della giornata: condurrà una casermetta e poi al Buco di Viso. La discesa dal passo, attraverso una pietraia e balze rocciose, porterà sino alla Bergerie Ruinée du Grand Vallon, per poi procedere sino al Réfuge du Viso.
Secondo giorno: Réfuge du Viso – Rifugio Vallanta.
Un primo tratto in mezza costa e in leggera discesa permette di attraversare il Guil. Si risale poi sino al Lago Lestiò, sotto la cresta di Punta Roma. Costeggiato a sud il lago si prosegue sino al Passo di Vallanta, con ottima vista sul Viso. La successiva discesa nel Vallone di Vallanta adduce al Rifugio omonimo. Possibile integrazione con la salita al Passo della Losetta e alla cima del Monte Losetta, che permette di ammirare al meglio la parete ovest del Viso.
Terzo giorno: Rifugio Vallanta – Rifugio Q. Sella/Rifugio Alpetto.
Si scende lentamente, tramite mulattiera, sul Pian Para, continuando sino al Gias d’Ajaut, alla Grangia del Rio e alle Grange Gheit. Si imbocca un sentiero per iniziale a salire rapidamente, per pascoli e boschi, sino al Pian Meyer. Si continua, sempre in salita, nel Vallone delle Giargiatte, incontrando la conca del Gias Fons, raggiungendo infine il valico di S. Chiaffredo. Un taglio delle pendici meridionali di Punta Trento permette di arrivare al Passo Gallarino. Da qui si scende rapidamente, attraverso praterie, pietraie e molti laghetti, sino al Rifugio Q. Sella.
Quarto giorno: Rifugio Q. Sella/Rifugio Alpetto – Pian Regina.
Il sentiero percorre un tracciato alla base della parete Nord del Monviso, in ambiente selvaggio, sfiorando laghi e morene. Raggiunta l’ampio avvallamento del Colle del Viso, si scende su sfasciumi e macigni, perdendo quota sulle pendici Nord-occidentali della Rocca Trunè. Il sentiero sfiora il Lago Chiaretto per poi giungere ad un bivio, a circa 2310 m di quota. Si scende ancora sino al bel Lago Fiorenza e, successivamente, al Pian del Re
Incuriositi? Contattateci, potremo organizzare il vostro tour sia in modalità classica (4 giorni), sia in versione speed hiking (2 giorni).