Escursioni dal Rifugio Meleze, in Val Varaita di Bellino
Il Rifugio Melezè è una ottima base di partenza per salite alpinistiche e scialpinistiche, ferrate, escursioni, sentieri naturalistici e brevi passeggiate. In inverno è un luogo ideale per molte attività: dalle ciaspole allo scialpinismo, sino alla salita di cascate ghiacciate.
Si trova in Val Varaita di Bellino a 1812 metri d’altitudine, vicino alla Borgata Sant’Anna, ed è facilmente raggiungibile in auto. Inizialmente l’edificio era una caserma militare. Dopo la dismissione è stato ristrutturato interamente in legno e pietra. Attualmente offre 50 posti letto tutto l’anno.
Intorno al Rifugio ci sono alcuni luoghi facilmente raggiungibili, quali Pian Traversage, Grange Autaret, Colle di Bellino, Vallone di Rui, Colle Bondormir e La Battagliola.
I più esperti possono puntare a salite quali Rocca Senghi 2.450 m, Bric Camosciera 2.934 m, Cima Chersogno 3.023 m, Pelvo d’Elva 3.060 m, Rocca Marchisa 3.074 m, Pelvo Ciabrera 3.152 m, Mongioia 3.340 m.
Studiando al meglio la rete dei sentieri intorno al rifugio è possibile creare numerose combinazioni, con eventuali abbinamenti anche di salite in vetta. Tra le escursioni complesse sono consigliabili quattro opportunità: l’Anello della Rocca Marchisia, il Tour del Monte Pence, l’Anello del Ciabrera e l’Anello del Col di Reisasetta; sono percorsi ad anello, tutti di livello Escursionista Esperto, con dislivelli compresi tra i 90 e i 1500 D+, ognuno dei quali richiede un impegno (soste escluse) di circa 6 ore.
L’Anello della Rocca Marchisa percorre integralmente il Vallone Traversagne. Una carrareccia porta sino al Piano di Traversagna 2200 m. Da qui si prosegue prima su sentiero e poi su un faticoso macereto sino al Col del Vers a 28862m. Da qui, su tracce tra le rocce si può raggiungere la Rocca della Marchisia, 3072m, e poi, su terreno complesso, proseguire sino al Colle di Sagneres. La discesa si svolge sulla Cota Sturana, esposta a ovest e caratterizzata anche da alcune vecchie miniere. Tracce di sentiero conducono sino al Colle di Traversagne da cui si prende l’inziale carrareccia.
Il Tour del Monte Pence sale anche lui il Vallone Traversagne tramite una carrareccia, con sempre in vista la Rocca della Marchisia. Poi però, su sentieri e tracce, si circumnavigano i versanti sud del pelvo di Chiausis e del Monte Pence, attraversando il Colle del Vers, il Colle di Chiausis e il Colletto di Balma. La discesa finale, inizialmente complessa, è nel Vallone delle Barricate.
L’anello di Ciabrera si avvia da una bella mulattiera che permette di accedere al sentiero verso le grange Cruset. Si continua sino alle grange Sarmicel e, dopo l’ultima baita isolata, si sfruttano delle tracce che costeggiano un rio. Arrivati ai contrafforti del Vallone del Lupo, sempre su tracce disagevoli, si prosegue sino al Passo di Chiutas, a 2800 m. Si scende poi su esili tracce nel selvaggio Vallone del Ciabrera, raggiungendo le baite omonime a quota 2445m. Un largo traverso ci permetterà poi di discendere nel Pian Ceiol e al rifugio.
L’Anello del Col di Reisasetta è leggermente meno impegnativo dei precedenti ma richiede comunque attenzione nell’orientarsi. Il sentiero parte dietro la colonia estiva di S. Anna: una traccia ripida su una china erbosa. Si sale lungamente nella Val Reisassa, sino a quota 2385m. Qui, nei pressi di una baita isolata si prende una deviazione a sinistra che condurrà al Col di Reisasetta, 2743 m. La discesa successiva è su blande tracce nei pascoli, sino a raggiunge il fondo del Vallone di Ferra. Un piccolo guado permette di entrare nel Vallon del Varaita di Rui che traverseremo su un sentiero meglio tracciato sino alle Grange di Chiot. Da qui si ritornerà a S. Anna.
Sono tutti itinerari che ben si prestano a percorrenze autunnali, in maniera tale da evitare la calura estiva.
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